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Comune di Foiano della Chiana

INFORMATIVA SULL'IMU TERRENI AGRICOLI

 IMU

TERRENI AGRICOLI

Nuova informativa

A seguito della Risoluzione  n. 2/DF/2015 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, emessa in data 3 febbraio 2015 ed  intervenuta sulla questione dell’IMU sui terreni agricoli, si precisa  quanto segue: 

  • Per l’anno 2014 l’imposta dovrà essere corrisposta applicando l’aliquota del 7,6 per mille; 
  • Per l’anno 2014 sono esenti dall’imposta i terreni posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli iscritti alla previdenza agricola. L’esenzione  si applica anche nel caso in cui il terreno sia concesso in affitto  o in comodato a coltivatore diretto o imprenditore agricolo iscritto nella previdenza agricola, purché anche il cedente abbia la qualifica di CD o IAP iscritto alla previdenza agricola.

Per l’anno 2014 resta confermata la scadenza del pagamento entro il 10 febbraio 2015

Per l’anno 2015 TUTTI I TERRENI AGRICOLI compresi quelli incolti, anche posseduti e condotti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali, iscritti alla previdenza agricola SARANNO ASSOGGETTATI ad IMU, in quanto non più esenti. Ciò a seguito della nuova  classificazione dell’Istituto di Statistica, che ha  classificato il Comune di Foiano della Chiana come COMUNE NON MONTANO (NM).

I Comuni della Valdichiana (Cortona – Castiglion Fiorentino – Marciano della Chiana – Lucignano – Foiano della Chiana – Monte San Savino – Civitella in valdichiana), prendendo posizione in merito all’IMU agricola, si sono riuniti il 3  febbraio nella sala della  Giunta del palazzo Comunale di Cortona, assieme  ai rappresentanti delle categorie agricole e dei sindacati per affrontare il tema della IMU su terrreni agricoli.
A poco più di  un mese e mezzo dal Decreto  n. 66 del 28 novembre 2014,  in seguito alla protesta di molti Sindaci che invitavano ad una sua modifica,  è stato  emanato il secondo decreto, in data 23 gennaio,  con il quale poco cambia rispetto al primo e comunque rende noi Sindaci della Val di Chiana e molti altri colleghi d'Italia, assolutamente insoddisfatti.
La correzione apportata, relativa al criterio dell'altitudine, che passa da quella della sede comunale a quella della classificazione ISTAT,  non produce alcun cambiamento per i territori classificati come pianeggianti, come appunto Civitella, Lucignano, Foiano, Marciano, Monte San Savino o parzialmente montani come Cortona, tanto per rimanere in Val di Chiana.
In tutti quei comuni definiti pianeggianti per la prima volta tutti i proprietari di terreni agricoli, imprenditori o no,  dovranno pagare, entro  il 10 febbraio,  l'IMU ad aliquota base.
Questo decreto con queste caratteristiche è assolutamente iniquo oltre che inopportuno, e riteniamo anche inapplicabile l'introduzione di una nuova forma di tassazione per i comuni fino ad oggi esenti.
E' sotto gli occhi di tutti la crisi delle aziende, anche di quelle legate al settore agricolo, sia per la congiuntura economica attuale particolarmente difficile, sia per i repentini cambiamenti climatici in corso.
Ricordiamo a tal proposito i gravi problemi registrati nella stagione passata dalla produzione olearia a causa della “mosca dell’olivo” che hanno messo in ginocchio decine di produttori e frantoi.
A tutto questo si deve aggiungere anche il paradosso causato dall'applicazione del decreto: un  imprenditore agricolo che ha terreni su due comuni contigui, uno parzialmente montano e  l'altro pianeggiante, si troverà nella situazione di dover pagare l'imu su quei terreni ubicati nel comune pianeggiante mentre su quello parzialmente montano continuerà ad essere esente.
Non è forse lo stesso imprenditore con la stessa azienda?
Altro riflesso negativo, non di poco conto, è la concorrenza sleale che si andrà così a determinare tra proprietari di comuni montani, parzialmente montani e pianeggianti.
Inoltre non vengono distinti i terreni posseduti da imprese agricole, tassa i beni strumentali delle stesse aziende. 
Nei comuni parzialmente montani, invece, la contraddizione è ancora piu evidente in quanto dovranno pagare solo coloro che fanno dell'attivita agricola un hobby o una tradizione di famiglia, mentre ne sono esclusi  coloro che ricevono un reddito da questa loro attività.
Ultimo aspetto, ma non di secondaria importanza, è il riflesso del decreto sui bilanci dei Comuni: tagli di risorse di centinaia di migliaia di euro già comunicate ed imputate all'indomani del decreto n. 66 del 28/11/2014, a bilanci già assestati con uno scostamento tra il mancato trasferimento statale e la previsione di entrata di quasi un terzo.
Riteniamo che un decreto di questo tipo, oltre che violare lo statuto del contribuente, danneggia di sicuro i cittadini che improvvisamente si vedono introdurre l'ennesima tassa in un momento di grave crisi in uno Stato già con una pressione fiscale molto alta.
Siamo fermamente convinti che sia ingiusto adottare soltanto l'altimetria come strumento di individuazione dei comuni montani perché vi sono altri fattori quali l'orografia, il deficit infrastrutturale, la densità di popolazione etc. riconosciuti anche a livello europeo.
"I Sindaci hanno anche deciso che per l’IMU agricola del 2014 può essere applicato l’articolo 3 comma 2 dello statuto del contribuente il quale – sostanzialmente - prevede che non debbano essere comminate sanzioni e/o interessi se il pagamento avviene entro il 60° giorno dalla data di entrata in vigore del provvedimento che ha disposto l’adempimento tributario. Quindi poiché il D.L. n. 4 che fissa la scadenza del 10 febbraio 2015 è entrato in vigore il 24 gennaio 2015, ai pagamenti effettuati entro il 25 marzo 2015 (cioè entro 60 giorni dal 24 gennaio 2015) non dovranno essere applicate né sanzioni né interessi."
Chiediamo al Governo la soppressione definitiva dell'IMU sui terreni agricoli, a prescindere dalla collocazione e dall'altitudine geografica definendo nel contempo misure compensative per i Comuni affinché non sia appesantito ulteriormente il settore produttivo agricolo.
Chiediamo, inoltre, di attivare un tavolo di confronto con gli Enti Locali e le associazioni di rappresentanza, Anci e Uncem, avviando anche l'iter per un disegno di legge che riconosca l'attività agricola, anche non professionale, come  preziosa forma di tutela, protezione e difesa del territorio.

I sindaci della Valdichiana 

 

 

 


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