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Comune di Foiano della Chiana

VENERDI 25 E SABATO 26 GENNAIO ANCORA MUSICA E INTRATTENIMENTO

IL REGNO DI RE GIOCONDO SPETTACOLI, MUSICA E INTRATTENIMENTO

 Venerdì 25 gennaio alle ore 21,00 alla Galleria "Furio Del Furia" Bruno Sonnati maestro di fisarmonica propone la musica classica da fisarmonica che gli piace interpretare anche liberamente e in maniera virtuosistica. Il concerto sarà poi completato dalle esibizioni di Lara Cocca al pianoforte e di Serena Caremani al flauto, anche con qualche esibizione congiunta accompagnati dalla fisarmonica.

 Bruno Sonnati maestro di fisarmonica, comincia a suonare sin dall'età di 5 anni diversi strumenti (pianoforte, vibrafono, ecc.). Sviluppa negli anni immediatamente precedenti alla seconda guerra mondiale la passione per la fisarmonica che coltiva con assiduità anche durante il periodo del conflitto studiando con il proprio maestro ospitato a causa della guerra presso la sua abitazione. Partecipa ai primi concorsi in Provincia di Arezzo e ad Ancona, classificandosi ai primi posti e vincendo anche una fisarmonica prodotta da una delle principali aziende di Castelfidardo, per la quale ottiene anche l'incarico di promuovere la musica della fisarmonica nel centro Italia. In seguito partecipa a numerosi spettacoli di artisti emergenti come quelli condotti da Enzo Tortora e Luciano Rispoli, solo per fare qualche esempio, ed accompagna con la fisarmonica artisti del calibro di Anna Maria Fei, Lia Scutari, Gianni Morandi e altri. Dopo una lunga interruzione, 4 anni fa accetta l'invito di tornare a suonare e si esibisce con la folkloristica di Bettolle e da quel momento riprende l'attività concertistica. Predilige nelle sue esibizioni la musica classica da fisarmonica che gli piace interpretare anche liberamente e in maniera virtuosistica.

 Lara Cocca inizia lo studio del pianoforte all'età di 8 anni e poi frequenta il liceo musicale Petrarca di Arezzo. Studio con diversi maestri fino all'incontro con Mario Antonietti con cui scopre il belcanto ed avvia nuove esperienze musicali. Accompagna con il pianoforte soprattutto l'esibizione dei classici della canzone italiana e napoletana e la musica da ballo, inoltre la musica medievale e rinascimentale.

Serena Caremani si diploma e poi si laurea al flauto presso l'istituto musicale Franci di Siena e si perfeziona con numerosi maestri. Suona in formazioni di tipo cameristico e orchestrale e si esibisce come attività di volontariato in luoghi di disagio (case per anziani, ospedali).

Sabato 26 gennaio alle ore 17 presso la Galleria "Furio Del Furia"Lido Contemori eFabio Norcini conducono "Umorismo e carnevale" un incontro sul tema dell'interpretazione in chiave umoristica del tema del Carnevale. L'occasione della discussione è la contemporanea mostra di Lido Contemori "Il regno di re giocondo" illustrazioni e vignette. ... Uno straordinario viaggio attraverso 250 opere di un noto disegnatore satirico che rimarrà aperta per tutta la durata del Carnevale alla sala espositiva di Via Solferino. Nella mostra Contemori espone le sue coloratissime e surreali illustrazioni, storie a fumetti, strip e vignette di satira politico-sociale. La sua fantasia e imprevedibilità che lo avvicina e Re Giocondo il re del Carnevale sono particolarmente adatte a discutere sul tema insieme a Fabio Norcini, autore, tra l'altro della presentazione del catalogo della mostra.

All'incontro sono invitati i protagonisti del carnevale di Foiano ovvero i cantieristi responsabili della creazione e realizzazione con sapiente arte manuale e l'utilizzo della tecnologia il carro destinato alla gara e alle sfilate. Si preannuncia un interessante dibattito sul tema dell'approccio umoristico e satirico alla realtà che è alla base del lavoro creativo del Carnevale di Foiano.


Sabato 26 gennaio alle ore 21 alla Galleria "Furio Del Furia" Anna Meacci si esibirà in "Fiabole" un recital sul tema delle favole in chiave ironica e giocosa.


Anna Meacci "Fiabole"

 Torniamo alle fiabe tradizionali.

Sono divertenti, ma spesso anche truci. Talvolta poi non condivido il loro valore educativo. La mamma di Cappuccetto Rosso, per esempio era una bella st....... Perchè ha mandato la bimba da sola nel bosco? O non poteva accompagnarla? E il Principe azzurro? Ci ha rovinati tutti: uomini e donne. L'ansia da prestazione maschile è colpa del Principe azzurro. O come fa un povero cristo ad avere per paragone uno che con un bacio ti risveglia? Noi donne invece, fin da piccole, siamo costrette a sognare quel principe che non esiste. Sono le pantofole e non gli incantesimi, che trasformano ogni principe azzurro in un ranocchio. Quanto al Gatto con gli stivali mi sono sempre chiesta : ma è intelligente lui o son bischeri gli altri? Suvvia quell'orco che si tramuta in topo di fronte ad un gatto è proprio un imbecille.

Ma le fiabe si sa hanno un preciso substrato psicanalitico...

Nel corso del recital citerò parte del libro "Mondo Incantato" di Bruno Bettelheim, che è il più grande psicoanalista di fiabe. Su certe teorie ovviamente un po' ci giocherò. Ho anche preparato un questionario da distribuire tra gli spettatori. Chiederò di dare dei giudizi, dei voti, sulla mamma di Cappuccetto Rosso o sul finale di Hansel e Gretel.

 MEACCI INDIGNATA NEL PAESE DELLE FIABE

"quante magie, quante bischerate...e io ci faccio uno spettacolo"

articolo di Roberto Incerti

L'abilità sta nel raccontarle. Le fiabe sono un po' come le bugie e un po' come le barzellette: non cercano la verità, ma vogliono regalare stupore, sorpresa, divertimento.

Raccontare le fiabe è un'arte. Le novelle infatti non appartengono a nessuno e ognuno le narra come crede. Sono dei canovacci, su cui è lecito cambiare il finale, aggiungere dei personaggi, crearne altri. I Fratelli Grimm, per esempio, non hanno mai scritto una fiaba, ma hanno trascritto leggende medievali. Le parole sono dell'attrice comica Anna Meacci, che fu una delle protagoniste del noto programma televisivo "Avanzi", che metterà in scena " Fiabe Meaccesche"! (domenica a Le Rime Rampanti, Piazza Poggi, ore 21.30).

E' un recital nuovo di zecca, dove la protagonista racconterà, rivisitandole a modo suo, fiabe celebri come "Cappuccetto Rosso", "Hansel e Gretel", "Il Gatto con gli stivali". In più creerà per l'occasione una fiaba inedita e paradossale; la Meacci, fra l'altro, nel giardino della sua casa fiorentina è orgogliosa di mostrare piccole statuine di gomma raffiguranti Biancaneve e i sette nani.

Da dove nasce il suo interesse per le fiabe?

Dal fatto che a me, da piccola, a Sinalunga dove sono nata, non me le raccontavano. O meglio, mio padre o la nonna, che si chiamava Alduina, mi narravano le storie di guerra, di fatti che avvenivano in paese. Me le raccontavano talmente bene che diventavano, erano fiabe.

Ce ne può raccontare una?

Mio padre mi raccontò un fatto avvenuto a metà degli anni trenta, quindi in pieno regime fascista, quando con i pochi soldi che c'erano, per mangiare si faceva di tutto. Così lui da ragazzino, assieme ad un amico più grande, di notte, andò a pescare ranocchi. Andavano catturati con una specie di fiocco e poi uccisi con un colpo secco in testa. Quindi venivano messi in un sacco. Mio padre, pur essendo alla prima esperienza come pescatore di ranocchi, riuscì a prenderne moltissimi. Fiero di se stesso , tornò a casa e aprì il sacco. Era stato troppo buono però, perchè la sua botta aveva soltanto stordito e non ucciso gli animali. Così, tra lo stupore generale, la casa fu invasa da ranocchi saltellanti.


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