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Comune di Foiano della Chiana

DOMENICA 8 AGOSTO VISIONI IX EDIZIONE
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MUSICA E TEATRO: NUOVI PUNTI DI VISTA NELLA BELLEZZA DEL TERRITORIO AL FESTIVAL VISIONI

 

Ritorna il Festival Visioni, la kermesse di teatro e musica della Valdichiana che giunge quest’anno all’XI edizione. Un percorso che si disloca nei comuni della vallata aretina dal 1 al 14 agosto.

A Foiano della Chiana Lunedì 2 agosto i Gattamolesta "Urban Tour 2010", l'8 agosto Transit Teatro con "Fuoricampo" e l'11 agosto Teatro di Anghiari con "Oibò sono morto".

 

Animati dagli spettacoli saranno i centri storici e le piazze di Castiglion Fiorentino, di Civitella della Chiana, di Foiano e ancora di Marciano della Chiana e di Lucignano.

Una miscela di teatro e musica renderanno l’estate ancora più interessante e frizzante, ricche di spunti e riflessioni ma anche di divertimento e comicità le serate in programma al festival.

Rocche e sagrati di antiche chiese, ma anche luoghi apparentemente meno “nobili” ma popolari come giardini pubblici o ex orti i palcoscenici delle due settimane della manifestazione.

Un programma esattamente diviso in due: la prima parte dal 1 al 7 agosto con 2 concerti, 3 serate di circo teatro e 2 di comico musicale, dall’8 al 14 solo teatro con una selezione di spettacoli “di origine controllata” alla scoperta di talenti purissimi e idee originali con la seconda edizione del premio.

Ad aprire, domenica 1 agosto sarà Acquaragia Drom uno dei gruppi storici della musica popolare italiana molto conosciuto per i suoi spettacoli divertenti e per il grande coinvolgimento del pubblico che andranno così ad animare la piazza comunale di Castiglion Fiorentino. Un’atmosfera vibrante ed ironica creata dall’originalissimo stile zingaro italiano. I protagonisti, lasciano i loro strumenti per portare il pubblico nel cuore di una cerimonia tradizionale, di un matrimonio, di una animata festa gitana intorno ad un grande fuoco da campo: ritmi incalzanti e passionali, melodie struggenti e racconti di storie inverosimili con protagonisti tragicomici di cui si può ridere o commuoversi. Uno spettacolo “Kalerom. Il grande fuoco della festa”, di sicuro effetto dove la scena è anche del pubblico.

Nel viaggio tra luoghi storici, artistici spazio al Teatro comico musicale dove arriverà il 5 a Castiglion Fiorentino la Microband  con le sue follie musicali e ancora sabato 7 agosto a Civitella della Chiana Dosto e Yevski, Dosto al pianoforte e Yevski al contrabbasso insieme alla cantante Donna Olimpia proporranno “Rap-sodia”, un intreccio esplosivo di musica e comicità, che si snoda tra incidenti, gags e burle fatte esclusivamente di suoni e gesti senza l’ombra di un testo e la musica continua insieme ai Gattamolesta con il loro nuovo  urbanfolk  ( il 2 a Foiano).

Musica quindi ma anche teatro, quello di “origine controllata” che caratterizza la Sezione Visioni off/D.O.C 10 osservatori speciali a contatto con le compagnie per scoprire storie, motivazioni e particolari che possano arricchire il giudizio non limitandolo alla sola visione dello spettacolo. Spettacoli che hanno una drammaturgia originale con insospettati raccordi con il quotidiano e il festival proporrà l’anteprima nazionale di “Fuoricampo”, una produzione Transit Teatro/festival Visioni, rappresentazione vincitore del  premio Dante Cappelletti 2009 che nei giardini di Foiano l’8 agosto e al Cassero di Castiglion Fiorentino il 9, racconterà un viaggio sospeso e di impossibile equilibrio, alla ricerca di una compiuta drammaturgia che viva di associazioni, indignazioni e colpi di teatro struggenti, come l'apparizione di fantocci, che nel finale perderanno il volto, nella denuncia di un mondo dove l'ombra degli uomini diventa sempre più trasparente. Le registrazioni proposte nello spettacolo sono state effettuate a Palermo presso il campo nomadi della “Favorita”, fra i senza dimora che gravitano nella zona di Piazza Marina, fra gli immigrati sudanesi ospitati presso il Laboratorio Zeta.

Doppia replica anche per “Oibò sono morto” - Teatro di Anghiari /Teatro Mancinelli di Orvieto - vincitore del premio Eti-Cei Teatri del sacro 2009 in programma in piazza Don Alcide Lazzeri a Civitella della Chiana il 10 agosto e il pazza della Collegiata a Foiano l’11.

Liberamente tratto da due romanzi di Jan Fridegard e Arto Paasilinna, autori scandinavi di fede protestante, Oibò sono

morto tratta di cosa succede dopo, di cosa c’è nell’aldilà. In Oibò i due attori - autori di diversa fede si scontrano e si confrontano immaginando un luogo di passaggio tra la vita terrena e l’eternità assoluta. Una specie di “non dove” in cui le anime passano e soggiornano prima di andare, dove non so, nel luogo del mistero assoluto. Luogo dal quale non si può tornare indietro, dove non si ha più né freddo né caldo, né fame, né bisogno di andare dal parrucchiere, ma dove ancora si provano passioni, sentimenti e curiosità. E’ una riflessione sul senso della vita quest’opera, sul superamento della paura attraverso la fede. Fede nella vita, nell’uomo, nella curiosità e nell’incontro.

Spazio tutto al femminile quello di “Livia” di e con Silvia Paoli musiche dal vivo di Francesco Canavese, una produzione  Il Carro di Jan/ festival Visioni - 12 agosto a Civitella e 13 a Lucignano: Livia è una persona normale, fa la maestra in un asilo, non è particolarmente bella né particolarmente brutta, ha una cultura media, è una single che aspetta il Principe Azzurro. Niente di nuovo, se non il fatto che Livia la propria quotidianità la racconta a  modo suo; ed il suo è un modo comico, poetico e disarmato quando il suo stupore e la  sua meraviglia toccano la vita di tutti i giorni, quando la sua sensibilità si incrocia con quella degli altri e in conclusione il 14, il comico  lunare Riccardo III di Roberto Abbiati (il 14 a Marciano).

Teatro circo a Visioni che torna a ospitare veri artisti internazionali come i El grito, ( il 3 a Castiglion F.no e il 4 a Civitella) e per la prima volta in toscana il nuovo spettacolo di  Nando e Maila Sconcerto d’amore (il 6 a Marciano).

Oltre a questi tanti altri spettacoli, uno per sera dal 1 al 14 agosto. Appuntamenti dislocati ogni giorno in un comune della vallata. Le piazze e i luoghi storici diventeranno quindi il luogo di appuntamenti imperdibili sia con la musica che con il teatro.

Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.30

Ingresso spettacoli: adulti € 5.00, abbonamento a tutto il festival € 20.00 , bambini e ragazzi fino a 18 anni € 1.00

 

 

Ufficio stampa

Linda Mencaroni

338.79.24.478

linda.mencaroni@gmail.com

 

Gli spettacoli di Foiano della Chiana

 

Lunedì 2 agosto – Foiano

Piazza Cavour                                   

Gattamolesta                                                                              (Rimini)

Urban tour 2010

Andrea Gatta voce chitarra  Luigi Flocco fisarmonica  Nicolò Fiori contrabbasso

Eusebio Martinelli tromba  Jader Nonni batteria     

 

Cosa può esservi nascosto nella valigia di un pirata?

Forse uno scheletro, forse dell'oro, forse racconti di sogni ad occhi aperti e di terre lontane, ma anche racconti di storie e noi vicine, vissute sulla pelle di tutti i giorni... E nella valigia dei pirati del vascello Gattamolesta sicuramente c'è tanta buona musica, da non nascondere, da scaraventare in faccia alla gente, per trascinarla nel vortice delle vertigini danzanti a ritmo gipsy. Il gruppo Power-Folk di Forlì nasce dalla strada. Già il nome curioso denota il carattere un po' turbolento e giocoso dei componenti, poiché in quel di Ravenna "gatta" vuol dire anche "sbronza". E qui ci si ricollega subito ai fiumi di vino che scorrono nelle feste popolari, dove spesso la band suona. Alla base del progetto vi è la ricerca delle radici della musica balcanica, lavorando sulle sonorità e ritmi zingari, ma anche tingendo i brani originali con testi in italiano, che pescano nel cantautorato di casa nostra...

 

 

Domenica 8 agosto – Foiano

Giardini

Transit Teatro/festival Visioni                                     ( Palermo-Parigi)

Fuoricampo                                                                                                 anteprima nazionale

Spettacolo vincitore del  premio Dante Cappelletti 2009

 

Gli acrobati di Rilke, gli angeli di Wenders, il cabaret yiddish e personaggi di sogno, che popolano l'immaginario europeo, si trasformano nei diversi di oggi: nomadi, migranti, rom, bambini, adulti.

FUORI CAMPO è un viaggio sospeso e di impossibile equilibrio, alla ricerca di una compiuta drammaturgia che viva di associazioni, indignazioni e colpi di teatro struggenti, come l'apparizione di fantocci, che nel finale perderanno il volto, nella denuncia di un mondo dove l'ombra degli uomini diventa sempre più trasparente.

Le registrazioni proposte nello spettacolo sono state effettuate a Palermo presso il campo nomadi della “Favorita”, fra i senza dimora che gravitano nella zona di Piazza Marina, fra gli immigrati sudanesi ospitati presso il Laboratorio Zeta. Verranno proposte inoltre alcune registrazioni originali di Radio Libera ( 25 marzo 1970), la prima radio “illegale” d’Italia, che visse solo per 27 ore prima di essere chiusa dalla polizia.

 

Mercoledì 11 agostoFoiano

Piazza della Collegiata

Teatro di Anghiari /Teatro Mancinelli di Orvieto   

Oibò sono morto

Spettacolo vincitore del premio Eti-Cei Teatri del sacro 2009

Di e con Giovanna Mori e Jacob

 

Liberamente tratto da due romanzi di Jan Fridegard e Arto Paasilinna, autori scandinavi di fede protestante, Oibò sono morto tratta di cosa succede dopo, di cosa c’è nell’aldilà.

In Oibò i due attori - autori di diversa fede si scontrano e si confrontano immaginando un luogo di passaggio tra la vita terrena e l’eternità assoluta. Una specie di “non dove” in cui le anime passano e soggiornano prima di andare, dove non so, nel luogo del mistero assoluto. Luogo dal quale non si può tornare indietro, dove non si ha più né freddo né caldo, né fame, né bisogno di andare dal parrucchiere, ma dove ancora si provano passioni, sentimenti e curiosità.

C’è un uomo. Cammina per strada. E lì sta passando una donna. L’uomo si volta a guardarla. Passa una macchina, lo investe, l’uomo muore. La sua anima lascia il corpo e si mette a guardare quello che succede. Il trambusto intorno a lui, l’ambulanza, l’ospedale.

E poi c’è una donna in ospedale. Intorno a lei i parenti che cercano di trattenerla con il loro amore.

E l’anima dell’uomo la vede e se ne innamora. E allora si mette ad aspettare. Finalmente per lui, purtroppo per lei, eccola che arriva. Comincia così una storia d’amore. Senza paura di retorica, la storia di due anime. Anime che guardano al loro passato con stupore e struggimento e al loro futuro senza possibilità di costruzione, ma intanto “vivono” quel presente.

Oibò sono morto è una riflessione sul senso della vita. Sul superamento della paura attraverso la fede. Fede nella vita, nell’uomo, nella curiosità e nell’incontro.

 



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