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Comune di Foiano della Chiana

I RAGAZZI DI FOIANO DI LILETTA FORNASARI NEL VOLUME SUL NOVECENTO ARETINO
novecento

Il “caso Ceracchini” e gli altri “ragazzi” di Foiano

 

di Liletta Fornasari, in “Arte in terra di Arezzo, il Novecento”, a cura di L. Fornasari e G. Uzzani, Firenze 2009, pp. 143-158

 

 

 

Il volume pubblicato da Edifir per La Provincia, la Camera di Commercio e il Comune di Arezzo e curato da Liletta Fornasari e Giovanna, nuovo capitolo del progetto editoriale della Provincia di Arezzo diretto da Liletta Fornasari e Alessandra Giannotti è stato presentato mercoledì 16 dicembre alla sala della Borsa Merci di Arezzo. A Foiano Della Chiana è dedicato un interessante e complesso saggio di Liletta Fornasari dal titolo “Il caso Ceracchini e gli altri ragazzi di Foiano”.

 

 

La complessità delle vicende artistiche aretine del Novecento viene inquadrata attraverso i saggi introduttivi sulla storia della città di Ivo Biagianti, sull’architettura (Giovanni Rupi, Giuseppe Castellucci, Giovanni Tenucci, Marcello Bossini, Elisabetta Pieri) e sulla scultura di Riccardo Caldini, per poi concentrarsi sulla variegata molteplicità di presenze e figure emblematiche in città e in alcuni centri della Provincia. Accanto a figure di primo piano e di livello internazionale come Gino Severini, Gisberto Ceracchini e Venturino Venturi, compaiono anche alcuni centro molto vivaci, tra cui spicca Foiano della Chiana. La studiosa prende le mosse analizzando la figura e l’opera di Gisberto Ceracchini, nato a Foiano, e chiamato a dipingere nel 1936 nella sede della Casa del Fascio di Arezzo (oggi Archivio di Stato) il Sacrario dei Caduti fascisti. Tra le pitture, inaugurate nel quindicesimo anniversario dei Fatti di Renzino (17 aprile 1921), anche l’Imboscata di Renzino dove il pittore preferendo mettere l’accento sul senso di pacificazione nazionale concentra “il racconto nell’aiuto dato dai giovani squadristi al loro compagno. A carriera già avviata dipinge il catino absidale della chiesa di S. Biagio a Pozzo della Chiana (1954). Sono tuttavia gli anni Venti e Trenta che vedono a Foiano della Chiana un clima culturale particolarmente vivace grazie anche alla presenza di Artidoro dell’Agnello professore dal 1919 al 1935 presso la Regia scuola di Arti e mestieri (poi Regia Scuola Tecnica industriale) e direttore della Scuola di disegno. All’attività didattica il Dell’Agnello affianca l’attività di progettazione e consulenza di diverse iniziative artistiche del luogo (Piazza Cialdini, Monumento ai caduti), la pittura, l’incisione (medaglia d’oro dono a Benito Mussolini). Facevano parte del Collegio dei docenti anche altri personaggi ed artisti come Felter Caiani, nato a Foiano, insegnante di ebanisteria dal 1919 e più tardi Giuseppe Ursi e tra gli allievi Gilberto Gnalducci, poi anche insegnante presso la scuola professionale (1941), Niccolino Marcelli, Ugo Lani, anch’egli per un periodo insegnante presso l’Avviamento professionale di Foiano. Di questi artisti rimangono ancora diverse presso collezioni private a Foiano, che da i natali anche ad artisti del calibro di Vincenzo Censotti, Primo Tamagnini, autore nel 2003 di un mosaico nella sala comunale Galliano Gervasi, Maria Vittoria Tiezzi Gerli. Seguendo un percorso grosso modo cronologico, in sostanza la studiosa traccia le vivaci e molteplici linee artistiche di un secolo di cultura foianese che in questi ultimi anni si va riscoprendo anche grazie all’attività culturale dell’Amministrazione comunale che ha promosso ed organizzato a partire dal 2007 una serie di mostre ed eventi sull’argomento (Gilberto Gnalducci, La fissa dimora come modo dell’arte, Foiano della Chiana 2000; Giuseppe Ursi, maestro d’arte, Foiano della Chiana 2007, Fausto De Marinis, Ambiente, Foiano della Chiana 2007, Ugo Lani, Un filo di colore attraverso il Novecento, Foiano della Chiana 2008).

 


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